FuoriArea.net

Reportage Giulia Dalmonte Venerdì 10 giugno 2016

Pedalare lungo il fiume

Cento chilometri, due regioni, tre province e diciotto comuni e quasi 150 ciclisti: i numeri della seconda edizione del Secchia in festa.

Partenza ore 8.30 da Castellarano, arrivo alle 18.30 a Quingentole. In mezzo 100 km, tre province e due regioni rigorosamente percorsi in bicicletta. A unire Emilia-Romagna e Lombardia; Reggio Emilia, Modena e Mantova è il fiume Secchia, che per il secondo anno è stato protagonista del “Secchia in festa”, manifestazione organizzata dalla Uisp con l’Ente Parchi Emilia Centrale. In sella alla propria mountain bike circa 150 ciclisti, che nel giorno in cui si celebra la Repubblica italiana hanno deciso di pedalare lungo il corso del fiume.


Ettari di territorio, colline e boschi. A gestire il verde dei parchi nelle province di Modena e Reggio Emilia è l’Ente Parchi Emilia Centrale. Tra i luoghi sotto la sua gestione ci sono il Parco del Frignano, i parchi dei Sassi di Roccamalatina e la Riserva Fluviale del Fiume Secchia. Gli obiettivi principali sono la protezione e la valorizzazione di luoghi suggestivi e adatti non solo a una gita ma anche a fare sport. Un esempio è la Riserva Fluviale del fiume Secchia, usata per il tragitto percorso dai ciclisti del Secchia in festa.

Di fianco al fiume Secchia inizia a scorrerne un altro, questa volta composto da magliette di ogni colore in sella alla propria bici. Punto di partenza del percorso è la traversa di Castellarano, in provincia di Reggio Emilia. Da lì il tragitto si alterna tra riva destra e sinistra del corso d’acqua, così come passa in pochi chilometri dalla provincia di Reggio Emilia a quella di Modena e viceversa. Subito dopo, Castellarano, infatti, c’è il passaggio lungo l’Area di riequilibrio ecologico “In Secia”, a Sassuolo, ma poco dopo si ritorna nel reggiano con il territorio di Rubiera.


Dopo una quarantina di km percorsi, è tempo del primo ristoro, ospitato dalla Riserva naturale della Cassa del Secchia. Il percorso è lungo, la distanza percorsa non è nemmeno la metà del totale. Bisogna ripartire e continuare lungo la provincia modenese alla conquista di Bastiglia e Soliera. Proprio qui, per la precisione a Sozzigalli, c’è la seconda sosta, quella per il pranzo. Un panino seduti tutti insieme, qualche chiacchiera per rilassarsi prima di inaugurare un pomeriggio a colpi di pedalate. All’appello manca il territorio a nord di Modena e, infine, la parte lombarda. Uno dopo l’altro vengono percorsi Cavezzo, San Possidonio e Concordia. Ultima parte del percorso è la provincia di Mantova. Subito dopo aver superato il confine con l’Emilia-Romagna, arrivano Moglia, Quistello, San Benedetto Po e, infine Quingentole, dove il Secchia incontra il Po.

 

emilia-romagna parchi emilia centrale ciclismo ambiente




ALTRO DA Reportage